Pensiero numero centoquarantacinque

Il silenzio è sopravvalutato. O forse sottovalutato. La cosa però alla base di tutto questo è che il silenzio non è una merce tanto facile da valutare. Perché c’è chi ce n’ha troppo c’è chi non ce n’ha.
E da entrambi i fronti si sente gelosia del proprio opposto.
Se si prova a vedere dalla parte della carenza dell’altro, non si riesce a sfruttare la propria condizione base. Se si sente troppo rumore si può imparare ad osservare. Se si sente solo silenzio si può aguzzare l’udito e imparare a percepire anche il più piccolo suono.
Alle volte basta pensare…

Pensiero numero centotrentaquattro

Quanto torna il proprio sentire le persone? Perché in fondo tutti noi siamo trasmettitori di sensazioni, anche quando non ce ne rendiamo conto. E la cosa che sarebbe bello conoscere è la quantità e la qualità di quello che il nostro cervello, la nostra pelle e il nostro cuore trovano nel cuore, nella mente e sulla pelle di chi ti sta davanti.
Di certo esistono delle discipline e dei corsi per tutto ciò, ma la cosa davvero buffa è che non li fanno standard nelle scuole per i ragazzi. Se magari loro sapessero che certo bullismo fa male, certo stalking non provoca altro che dolore magari non lo farebbero, e nemmeno lo penserebbero…